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Le origini del whistleblowing: storia di una pratica antica e fondamentale

scritto martedì 26 Novembre 2024

Il termine "whistleblowing" si riferisce all'atto di segnalare pratiche illecite, non etiche o pericolose da parte di un'organizzazione, sia essa pubblica o privata. Sebbene il concetto sembri legato alla modernità, le sue radici affondano in epoche molto più remote, riflettendo il bisogno universale di giustizia e responsabilità.


L'origine del termine


Il termine "whistleblowing" deriva dall'immagine del fischietto utilizzato dai poliziotti per attirare l'attenzione su un crimine o un'irregolarità in corso. Questo gesto di "soffiare il fischietto" (to blow the whistle) è diventato una metafora per descrivere chi richiama l'attenzione su comportamenti scorretti, spesso a rischio personale.


Antichità: giustizia e denuncia


Le prime forme di whistleblowing si possono ritrovare nelle società antiche.



  • Codice di Hammurabi (circa 1750 a.C.): nel famoso codice babilonese, erano previste punizioni per chi commetteva illeciti, ma anche incentivi per chi li segnalava. Questo dimostra che già allora si riconosceva l'importanza della denuncia per mantenere l'ordine sociale.

  • Atene classica: nell'antica Grecia, i cittadini potevano presentare accuse contro altri cittadini o funzionari corrotti. Tale pratica, chiamata "graphe paranomon", permetteva di garantire la trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

  • Roma antica: l'impero romano ricompensava coloro che segnalavano atti illeciti o tradimenti, creando un sistema che incoraggiava i cittadini a vigilare sugli abusi di potere.


Medioevo: denunce e protezioni limitate


Durante il Medioevo, le denunce spesso assumevano una connotazione religiosa. La Chiesa cattolica incoraggiava la segnalazione di eretici o corrotti attraverso sistemi come l'inquisizione. Tuttavia, queste denunce erano spesso strumentalizzate e mancava un vero sistema di protezione per chi le effettuava.


Rivoluzione industriale: le prime forme moderne


Con la rivoluzione industriale e la nascita delle grandi imprese, il whistleblowing assume una dimensione più moderna.



  • Inghilterra vittoriana: i lavoratori iniziavano a denunciare le pessime condizioni di lavoro nelle fabbriche, ma queste azioni erano spesso ostacolate da ritorsioni. Tuttavia, alcune leggi iniziarono a riconoscere il diritto dei lavoratori a segnalare abusi.

  • Stati Uniti, XIX secolo: nel 1863, durante la Guerra Civile americana, venne introdotto il False Claims Act. Questa legge permetteva ai cittadini di denunciare frodi commesse contro il governo e di ricevere una parte delle somme recuperate. Questo atto rappresenta una pietra miliare nel riconoscimento del ruolo del whistleblower.


Il XX secolo: la nascita della protezione legale


Con il XX secolo, il whistleblowing diventa una pratica sempre più riconosciuta e protetta.



  • Caso Daniel Ellsberg: negli anni '70, la diffusione dei Pentagon Papers negli Stati Uniti mostrò il valore del whistleblowing nel rivelare verità scomode, influenzando profondamente l'opinione pubblica.

  • Legislazione moderna: negli anni '80 e '90, diversi paesi hanno introdotto leggi specifiche per proteggere i whistleblower da ritorsioni, riconoscendo l'importanza del loro ruolo per garantire trasparenza e giustizia.


Il XXI secolo: whistleblowing e tecnologia


Oggi, il whistleblowing ha assunto una dimensione globale grazie alla tecnologia. Piattaforme come Wikileaks e strumenti di comunicazione crittografata hanno reso più semplice per chiunque segnalare illeciti su scala mondiale. Tuttavia, il rischio personale rimane alto, come dimostrano i casi di Edward Snowden e Chelsea Manning.


Conclusione


Le origini del whistleblowing dimostrano che il desiderio di giustizia e trasparenza è un elemento intrinseco della natura umana. Nel contesto odierno, questa pratica non riguarda solo i governi, ma gioca un ruolo cruciale anche nelle aziende private. Le organizzazioni, grandi e piccole, sono sempre più consapevoli che incoraggiare la segnalazione di comportamenti non etici al proprio interno non solo protegge la loro reputazione, ma migliora anche la fiducia dei dipendenti e dei clienti.


Strumenti come linee etiche dedicate e piattaforme anonime stanno diventando la norma per consentire ai dipendenti di segnalare illeciti senza timore di ritorsioni. Tuttavia, la vera sfida per le aziende è creare una cultura che accolga il whistleblowing come un'opportunità per migliorare, piuttosto che percepirlo come una minaccia. Proteggere e valorizzare chi denuncia significa non solo rispettare i diritti individuali, ma anche costruire organizzazioni più sane, trasparenti e resilienti in un mercato sempre più competitivo.

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