Il foil (o lamina) è uno dei materiali di consumo più utilizzati per i processi di nobilitazione effettuati dopo la stampa di etichette adesive, packaging e cartellini. A seconda delle loro caratteristiche tecniche e destinazioni di utilizzo, i foil si dividono principalmente nelle categorie di lamine a caldo e lamine a freddo.
Le lamine per stampa a caldo sono multistrato e sono composte superficialmente da una patina di poliestere utilizzato per proteggere gli strati sottostanti da urti e sfregamenti. Sotto di essa ci sono in ordine uno strato di rilascio, uno strato di colore, uno strato composto di alluminio e polveri PVC che simulano l'effetto metallico, e uno strato adesivo che consente al foil di fissarsi sul materiale da stampare.
Lo strato di rilascio, quando sottoposto a calore e pressione, permette agli strati sotto di lui di staccarsi dallo strato di protezione e di rimanere attaccati al supporto.
Il foil a freddo ha caratteristiche tecniche simili a quelle descritte sopra, tuttavia il suo strato di rilascio e studiato per reagire alla trazione causata dalla colla applicata nel passaggio precedente (tramite un gruppo flexo) su tutta la superficie destinata ad essere ricoperta dalla lamina.
L'applicazione di foil a freddo o a caldo permette di ottenere decorazioni piatte sulla superficie del prodotto. Tuttavia, sfruttando cliché in magnesio a rilievo oppure applicando sulla superficie da nobilitare degli strati di inchiostro serigrafico spessorato, è possibile ottenere rifiniture in tre dimensioni.
Questa pagina fa parte del glossario dei termini di Gerp, il sistema gestionale dedicato all'industria del packaging. Per maggiori informazioni puoi scriverci o consultare le aree dedicate di questo sito.